di Ciro Brescia
Ovviamente i media mainstream imperialisti non hanno alcun interesse a mostrare le immagini del Primo Maggio a Caracas e, nella misura che vi riescono e possono farlo, le occultano.
Dare credito alle schiere di politicanti nei penosi programmi televisivi, ormai format internazionali del capitale che hanno come unico obiettivo l’idiotizzazione teledipendente, significa assorbire il veleno della disinformazione, che semina confusione, diversione e intossicazione delle coscienze e dei sentimenti.
Programmi in cui si sciorinano discorsi confusi e privi di qualsiasi razionalità, dove le relazioni di causa/effetto sono cancellate ed annientate. Ma ciò che superficialmente può apparire un segno di forza, ad analizzarlo con lucidità, non è altro che la dimostrazione della debolezza della borghesia e della crisi del suo sistema imperialista.
Le larghe masse in Venezuela stanno dimostrando che le minacce di Trump e dei sui fans fascisti, si possono affrontare con dignità e a testa alta. Dimostrano che la condizione previa per instaurare il socialismo si basa sulla rivendicazione della propria sovranità di Patria Indipendente, che è ciò che ci hanno insegnato i partigiani italiani con la vittoriosa guerra di Liberazione dal nazifascismo il 25 aprile del 1945.
La cosiddetta “sinistra” che non riesce a vedere oltre l’orizzonte della società borghese, fondata sui miti del “libero mercato”, della “libera concorrenza”, del “diritto” fondato sulla “proprietà privata”, inevitabilmente finisce al carro dei reazionari. L’ipocrisia della falsa alternanza tra “centro-destra” e “centro-sinistra” è sotto gli occhi di tutti: fanno finta di litigare di giorno mentre si spartiscono il bottino che hanno razziato la notte; lo hanno fatto in Yugoslavia, in Libia, in Afghanistan, in Iraq, ci hanno provato in Siria, in Ucraina, ed adesso ci vorrebbero provare in Venezuela. Ma il gioco da bari, di cui pure sono esperti collaudati, gli riesce sempre più difficile, e quindi devono necessariamente diventare sempre più subdoli, violenti e perversi.
I reazionari sono tigri di carta, oggi più di ieri, e la loro relativa forza si basa solo sulla relativa debolezza delle larghe masse e dei rivoluzionari che sono alla loro testa. Relative appunto, perché la prima è destinata ad esaurirsi e la forza delle larghe masse a prevalere mettendo alla prova e rafforzando i rivoluzionari che sono e saranno sempre più decisamente alla loro testa.
Il Primo Maggio è la giornata internazionale della classe operaia, del popolo lavoratore, che più si organizza in senso rivoluzionario e più dimostra la propria forza autonoma ed indipendente, non solo socialmente, economicamente e politicamente, ma soprattutto ideologicamente dalla borghesia e dai suoi banalizzanti e superficiali luoghi comuni.
Il popolo venezuelano è un esempio per tutti i popoli del mondo che lottano, con la coscienza e gli strumenti che hanno a loro disposizione e nella misura in cui sono capaci di procurarseli e costruirseli, per la propria emancipazione, liberazione ed umanizzazione.
Il popolo venezuelano è un esempio anche per noi in Italia, perché il socialismo è ancora di più qui ed oggi in un paese imperialista piuttosto che in Venezuela, immediatamente una necessità storica ed è possibile instaurarlo concretamente, nonostante il palese tradimento di quelle forze che pur dicendosi appartenenti alla “famiglia socialista” in Italia come in Europa, hanno consumato alle spalle dei popoli che avevano con generosità dato loro fiducia.
La Rivoluzione Bolivariana vive in Venezuela ed è un esempio per i popoli del mondo!
Renderemo l’Italia un nuovo paese socialista!
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