Il presidente venezuelano ha affermato che il paramilitarismo è un «fenomeno che colpisce la pace e la stabilità di tutti i venezuelani»
In una conferenza stampa con i mezzi d’informazione nazionali e internazionali, il capo dello stato ha spiegato che «quando saranno rispettate le condizioni minime», sarà riaperto il confine chiuso da venerdì scorso.
Ha inoltre affermato che nell’area rimarranno gli operativi che contrastano le attività illecite come il contrabbando, il narcotraffico e il paramilitarismo.
Queste le frasi più importanti pronunciate da Maduro sulla frontiera tra Colombia e Venezuela:
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«L’attacco sferrato contro un’unità dell’esercito venezuelano, ha oltrepassato ogni limite superando l’accettabile»
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«Juan Manuel Santos, lei, sta facendo qualcosa di nobile lavorando per la pace e questo io lo rispetto»
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«Quanti danni ha prodotto il paramilitarismo in Colombia? Perché nessuno denuncia questo?»
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«Stiamo cercando una nuova frontiera. Questo confine è marcito»
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«Non abbiamo preso nulla alla Colombia, tantomeno l’abbiamo occupata (…) Io amo la Colombia»
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«Nell’esodo (dei migranti colombiani) si inseriscono gruppi paramilitari»
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«Álvaro Uribe Vélez è il più grande anti-colombiano mai esistito, io sono anti-paraco (il termine paraco in Colombia indica un paramilitare)»
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«Un nuovo rapporto bilaterale (con la Colombia) dev’essere basato sul rispetto. Speriamo di poter costruire nuove relazioni»
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«Tutti i giorni dell’anno i mezzi d’informazione colombiani sono impegnati nel costruire campagne mediatiche dirette contro il Venezuela»
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«Amiamo così tanto il popolo colombiano che qui in Venezuela vivono oltre cinque milioni di colombiani»
[Trad. dal castigliano per ALBAinformazione di Fabrizio Verde]