di Romina Capone
“Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra, talvolta vediamo la vita nell’aria e la chiamano polvere” scrive Stefano Benni. Un viaggio interiore che passa attraverso le finestre fotografate da Romina Russo ed esposte a Galleria Principe di Napoli – GAlleЯi@rt spazio 30/31– fino a sabato 8 luglio. Ingresso gratuito. Finestre dai mille significati simbolici.
La totale libera interpretazione al senso della vita. Una finestra sulla tua vita. Ma basta cambiare preposizione et voilà; una finestra della tua vita, nella tua vita. Cosa rappresenta per te una finestra? La terresti aperta? La chiuderesti? La oltrepasseresti? Faresti entrare o uscire qualcosa? Un’apertura che si rifà alla filosofia buddista. L’apertura del cuore verso il panorama della vita, verso gli altri e verso se stessi.
Romina Russo immortala nelle sue fotografie scorci di Napoli, è il caso di dire, focalizzando il suo obiettivo sulle finestre di Piazza Miraglia. Non trascura i dettagli Romina. Sceglie di dare un effetto realistico incorniciando ogni fotografia di nero. Affacciarsi a quelle finestre o immaginare di guardare, da dentro una stanza, l’esterno. Ti assale e ti pervade talvolta un senso di pace talvolta un senso di tristezza quando ti accorgi che le imposte sono chiuse, abbandonate. Due poltrone, in controluce, da chissà quanto tempo sono ferme lì a pochi centimetri dalle ante di una vetrata.
Simbolo di anni trascorsi, simbolo di una provvisoria assenza, simbolo di un viaggio, anche se per pochi attimi, condiviso. Finestre che – scrive Lea Nappo su una breve recensione – spesso si rincorrono in un flusso ininterrotto di stati d’animo che sgorgano, pullulando, l’uno dall’altro in un quadro multiforme ed inestricabile che prorompe dall’inconscio. Cosa ci suggerisce di vedere Romina? Artista moderna e versatile che lancia una sfida contro i limiti del mero campo oculare.
Oltre il pensiero.