da l’antidiplomatico
Sono 5.412 i civili yemeniti uccisi dagli attacchi aerei avviati della Coalizione saudita dal marzo scorso: 1.603 sono bambini sotto i 14 anni e 1.258 donne.
Il portale web di notizie sul mondo arabo, Al Masdar, ha riportato la dichiarazione del ministro della Salute dello Yemen, Tamim Al-Shami, secondo la quale, gli attacchi aerei della coalizione saudita hanno ucciso un totale di 5.412 civili yemeniti dall’inizio di questi attacchi disumani per preservare il potere politico del presidente esiliato, Abd-Mansour Hadi Rabbah.
Il 25 marzo 2015, l’impopolare presidente yemenita, ‘Abd-Rabbah Mansour Hadi, è scappato dalla sua città natale, Aden, per trovare rifugio nella capitale saudita Riyadh, lasciando il suo paese senza leader e in completa confusione, in fuga dalla resistenza popolare yemenita che lo ha inseguito nel suo palazzo presidenziale di lusso a Sanaa.
In rappresaglia per aver tentato di deporre il loro più grande alleato politico nel paese, la famiglia reale saudita ha risposto con attacchi aerei implacabili su Sanaa e la campagna occidentale dello Yemen, uccidendo oltre 1.000 civili in soli due mesi di attacchi aerei.
Per ottenere sostegno al loro sforzo violento, i reali sauditi hanno creato una coalizione composta da alcuni stati arabi per bombardare la forza di resistenza conosciuta come “Houthi.”
Non volendo fare marcia indietro di fronte ai loro oppressori, gli Houthi e le fazioni di resistenza popolare yemenite hanno combattuto i tentativi ripetuti della Coalizione saudita per conquistare il loro territorio.
L’Arabia Saudita ha rifiutato di fare marcia indietro, nonostante questo elevato numero di vittime; al contrario, ha recentemente aumentato il numero di personale militare sul campo di battaglia nello Yemen, avviando un impegno a lungo termine.