da al manar
Per la seconda volta dall’inizio dell’aggressione degli USA e dell’Arabia Saudita contro lo Yemen, avviata alla fine di marzo, il capo del movimento Ansarulá ha pronunciato un discorso televisivo in cui ha attaccato violentemente il regime saudita.
Sayyed Abdel Malek al-Huthi ha accusato Riad di “agire con ferocia verso gli yemeniti,” spiegando che «l’obiettivo dell’ Arabia Saudita è quello di invadere e occupare il paese e sottometterlo alla sua volontà»
«Riad non ha alcun diritto di interferire negli affari interni dello Yemen. Si tratta di una violazione della sovranità del nostro paese », ha ribadito Al Huthi.
Ha spiegato che «tutti i pretesti utilizzati da alcuni per legittimare l’aggressione contro Yemen sono infondati». Inoltre, si è chiesto: «Come questa aggressione può essere benefica per il popolo yemenita se si distruggono la sue ricchezze e le sue infrastrutture?»
Dopo aver salutato tutte le posizioni di solidarietà con il popolo yemenita, Huthi ha affermato che il «vero arabismo non può esistere sotto la tutela di Israele e il comando degli Stati Uniti» ed ha accusato Washington di essere responsabile per il sangue di vittime morte per le armi degli Stati Uniti.
«Gli statunitensi hanno riconosciuto che sono loro che forniscono gli obiettivi da colpire al regime saudita», ha aggiunto.
Per quanto riguarda l’ultima risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sullo Yemen, l’ha definita “ingiusta, ma non sorprendente.” A questo proposito, ha precisato che «solo il popolo yemenita può decidere il suo futuro».
Per quanto riguarda il dialogo tra le diverse parti del popoli yamenita, Ansarulá ha affermato che ci sono stati colloqui prima della aggressione , ma «sono gli agenti stranieri che hanno lavorato per sabotare qualsiasi accordo».
Allo stesso tempo, ha evidenziato che è per volere dell’Arabia che Al Qaeda controlla gran parte dello Yemen. «Al Qaeda ha un ruolo importante nel Sud, con l’appoggio dell’Arabia Saudita», ha spiegato.
In questo contesto, Huthi ha promesso che il popolo yemenita non si piegherà e «resisterà contro l’aggressione brutale. Coloro che credono che la loro aggressione feroce possa intimidire il popolo yemenita si sbaglia».
Infine, ha avvertito che «è diritto del popolo yemenita combattere contro questa aggressione con tutti i mezzi».
[Trad. dal castigliano per ALBAinformazione di Francesco Guadagni]