di James Petras
29apr2016.- Introduzione: Il presidente Obama si sta sforzando di stabilire la sua eredità imperiale in tutta la Russia, l’Asia e l’America Latina. Negli ultimi due anni ha accelerato l’accumulazione del suo arsenale nucleare militare alle frontiere della Russia. Il Pentagono ha progettato un sistema ad alta tecnologia antimissile per minare le difese russe.
In America Latina, Obama ha lasciato cadere la sua superficiale pretesa di tollerare i regimi elettorali di centro-sinistra. Invece, si è unito con i rabbiosi autoritari neo-liberisti in Argentina; si è incontrato con i giudici e i politici che progettano il rovesciamento dell’attuale governo brasiliano; ha incoraggiato gli emergenti regimi di estrema di destra di Keiko Fujimori in Peru e del Presidente Santos in Colombia.
In Asia, Obama ha chiaramente intensificato un’escalation militare che minaccia i principali corsi d’acqua della Cina nel Mar Cinese Meridionale. Obama ha incoraggiato gruppi separatisti aggressivi e violenti a Hong Kong, in Tibet, nel Xinjian e a Taiwan. Obama invita i miliardari di Pechino a trasferire un trilione di dollari in azioni verso le “lavatrici” del Nord America, dell’Europa e dell’Asia. Nel frattempo, egli ha attivamente bloccato in Cina la già da tempo pianificata ‘via della seta’ commerciale, attraverso il Myanmar e l’Asia occidentale.
In Medio Oriente, il presidente Obama si è alleato all’Arabia Saudita, mentre Riyadh intensificava la sua brutale guerra e l’embargo in Yemen. Ha indotto il Kenya e altri stati africani predatori ad attaccare la Somalia. Ha continuato a sostenere gli eserciti mercenari invasori della Siria, collaborando con il dittatore turco Erdogan, mentre le truppe turche bombardano i combattenti curdi, siriani e iracheni, che sono impegnati in prima linea contro il terrorismo islamista.
Il presidente Obama e i suoi tirapiedi hanno costantemente strisciato di fronte allo Stato ebraico e alla sua Quinta Colonna negli U.S.A., massicciamente aumentando il ‘tributo’ U.S.A. a Tel Aviv. Nel frattempo, Israele continua ad annettersi migliaia di acri di terra palestinese, uccidendo e arrestando migliaia di Palestinesi, dai bambini piccoli ai nonni anziani.
Il regime di Obama è disperato (nel cercare) di superare le conseguenze dei fallimenti politici, militari ed economici degli ultimi sei anni e di stabilire gli Stati Uniti come potenza economica e militare mondiale incontrastata.
In questa fase, l’obiettivo supremo di Obama è quello di lasciare un’eredità duratura, in base alla quale avrà: (1) circondato e indebolito la Russia e la Cina; (2) ri-convertito l’America Latina in un cortile posteriore di libero scambio autoritario, per il saccheggio da parte degli Stati Uniti; (3) trasformato il Medio Oriente e il Nord Africa in un’arena sanguinosa dove i dittatori arabi ed ebrei si possono dedicare alla brutalizzazione di intere nazioni e alla trasformazione di milioni in profughi pronti a inondare l’Europa e altri luoghi.
Una volta stabilito questo ‘patrimonio’, il nostro ‘storico Presidente nero’ può vantarsi di aver trascinato la nostra ‘grande nazione’ in più guerre per periodi di tempo più lunghi, che costeranno più vite umane e che creeranno più rifugiati disperati, di qualsiasi altro precedente Presidente degli Stati Uniti, nel mentre che polarizzava e impoveriva la gran massa dei lavoratori americani. Egli, infatti, sta predisponendo un’’asticella molto alta’ per l’imminente avvicendamento, la Signora Hillary Clinton dovrà saltarla e andare oltre.
Per esaminare la promessa dell’eredità di Obama e per evitare giudizi prematuri, sarà meglio ricordare brevemente i fallimenti dei suoi primi 6 anni e riflettere sulla sua attuale ispirata ricerca di un ‘posto nella storia’.
La paura, il disgusto e la sconfitta
Il salvataggio spudorato di Wall Street da parte di Obama, ha contrastato nettamente i desideri e i sentimenti della stragrande maggioranza degli Americani che lo avevano eletto. Questo è stato un momento storico di grande paura e disgusto, in cui decine di milioni di Americani hanno chiesto al governo federale di colpire i criminali finanziari, di fermare la spirale verso il basso dei fallimenti e pignoramenti delle case delle famiglie e di recuperare l’economia del lavoro negli Stati Uniti. Dopo una breve luna di miele seguita alla sua ‘storica elezione’, lo ‘storico’ Presidente Obama ha voltato le spalle ai desideri del popolo e ha trasferito migliaia di miliardi di denaro pubblico al ‘salvataggio’ delle banche e dei centri finanziari di Wall Street.
Non contento di aver tradito i lavoratori americani e la classe media sotto assedio, Obama ha rinnegato le sue promesse di campagna di porre fine alla/e guerra/e in Medio Oriente, aumentando la presenza delle truppe degli Stati Uniti e ampliando la sua guerra con i droni-assassini contro l’Afghanistan, l’Iraq, lo Yemen, la Libia, la Somalia e la Siria.
Le truppe statunitensi hanno nuovamente invaso l’Afghanistan, hanno combattuto e si sono ritirate sconfitte. I Talebani sono avanzati. Gli Stati Uniti hanno ampliato la loro formazione dell’esercito iracheno fantoccio, che è crollato ai primi scontri con lo Stato Islamico. Washington si è ritirata di nuovo. Il cambio di regime in Libia, Egitto e Somalia ha creato stati predatori-mercenari senza alcuna parvenza di controllo e di comando da parte degli Stati Uniti.
Obama è diventato un maestro sia di sconfitte militari che di truffe finanziarie.
Nell’emisfero occidentale, un continente di governi latino-americani indipendenti era emerso a sfidare la supremazia degli Stati Uniti. Il ‘Presidente storico’ Obama è stato liquidato come un’oscura intaccatura dell’Impero degli Stati Uniti, che mancava di qualsiasi rapporto con i governi a sud del Canale di Panama. Mentre il commercio e gli investimenti fiorivano tra l’America Latina e l’Asia, Washington è rimasta indietro. Gli accordi regionali politici ed economici si sono ampliati, ma Obama è stato lasciato senza alleati.
I goffi tentativi di Obama per un ‘cambio di regime’ sostenuto dagli U.S.A. sono stati sconfitti in Venezuela e altrove. Solo il piccolo, corrotto narco-stato dell’Honduras è caduto nell’orbita di Obama, con il rovesciamento, progettato da Hillary Clinton, del suo presidente eletto, populista e nazionalista.
La Cina e la Russia sono cresciute e hanno prosperato, in quanto che le materie prime conoscevano un boom, la ricchezza aumentava e la domanda dei prodotti cinesi esplodeva.
Per la fine del 2013, Obama non aveva alcuna eredità.
Il recupero: l’eredità perduta di Obama
Obama ha iniziato la strada per stabilire la sua ‘eredità’ con il colpo di stato finanziato dagli USA in Ucraina, guidato dalle prime milizie naziste bona fide dalla seconda guerra mondiale. Dopo aver celebrato il violento ‘cambio di regime’ contro il governo eletto dell’Ucraina, il nuovo regime oligarca-fantoccio di Obama e il suo esercito etno-nazionalista si sono rivelati un disastro, perdendo il controllo della regione industrializzata del Donbas a favore dei ribelli etnici russi e perdendo completamente la strategica Crimea, dal momento che la popolazione in maniera schiacciante ha votato per ri-unirsi alla Russia dopo 50 anni. Nel frattempo, l’oligarca-‘Presidente’ Poroshenko e i suoi compagni fantoccio hanno saccheggiato diversi miliardi di dollari di ‘aiuti’ da parte dell’Unione Europea … tutti alla ricerca dell’’eredità di Obama’.
Obama ha poi schiaffeggiato la Russia con sanzioni economiche devastanti, per il suo ruolo nel referendum della Crimea e per il suo sostegno ai milioni di russofoni del Donbas, e nel processo ha costretto l’Unione Europea a fare grandi sacrifici commerciali. Per avere un ruolo nella creazione di un vera e propria “eredità americana” per il sig. Obama, i Tedeschi, i Francesi e gli altri ventotto paesi hanno sacrificato miliardi di euro nel commercio e negli investimenti – alienandosi ampi settori della propria economia agricola e della produzione.
Il regime di Obama ha messo armi nucleari sul confine polacco con la Russia, puntate sul cuore del territorio russo. Estoni, Lituani e Lettoni si sono uniti alle esercitazioni militari di Obama, con posizionamento di navi degli Stati Uniti e aerei da attacco nel Mar Baltico, in modo da minacciare la sicurezza della Russia.
L’eredità di Obama in America Latina
Il regime di Obama ha intensificato i suoi sforzi per ristabilire la propria supremazia, con la fine dei regimi di centro-sinistra conseguente alle elezioni dalla fine del 2013 a oggi.
L’’eredità’ di Obama in America Latina si basa sul ritorno al potere delle élites neo-liberiste nella regione. Le loro elezioni riuscite sono state il risultato di diversi fattori, tra cui: (1) l’aumento del potere economico della destra in America Latina; (2) il decadimento e la corruzione del potere politico all’interno della sinistra; 3) l’incapacità della sinistra di sviluppare propri mezzi di comunicazione indipendenti, per sfidare il monopolio mediatico della destra; e (4) il fallimento dei regimi di centro-sinistra nel diversificare la loro economia e sviluppare la crescita, al di fuori dei limiti definiti dai settori capitalistici dominanti.
Il regime di Obama ha lavorato a stretto contatto con l’élite politico-economica, organizzando le campagne politiche e controllando le politiche economiche fondamentali, anche durante i governi di centro-sinistra. I regimi di sinistra avevano finanziato, agevolato e riconosciuto gli interessi economici della destra nelle industrie agro-minerarie, nel settore bancario e dei media, nonché in quello della produzione e delle importazioni.
Finché la domanda mondiale di materie prime è stata forte, i governi di centro-sinistra avevano un sacco di spazio per regolare la loro spesa sociale per i lavoratori, mentre accoglievano le istanze del business. Quando la domanda e i prezzi sono diminuiti, i deficit di bilancio hanno costretto il centro-sinistra a tagliare la spesa sociale per le masse, così come i sussidi per le élites del business. In risposta, il settore delle imprese ha organizzato un attacco su larga scala al governo – in difesa del potere delle élites. Il Centro-sinistra non è riuscito a contrastare il crescente potere e la posizione dei loro avversari appartenenti all’élite del business.
L’élite legata al mondo degli affari ha lanciato una guerra di propaganda su larga scala attraverso i suoi onnipervadenti mass-media – concentrandosi su scandali di corruzione reali o immaginari che gettavano discredito sui politici di centro-sinistra. La Sinistra non aveva propri efficaci mezzi di comunicazione per rispondere alle accuse della Destra, non essendo riuscito a democratizzare i monopoli delle corporations mediatiche.
I partiti di Centro-Sinistra hanno adottato la tecnica dell’élite di finanziare campagne politiche – vale a dire, attraverso tangenti, concessioni contrattuali, patrocinio di affari sotto banco con gli appaltatori miliardari, sia privati che statali. Il centro-Sinistra ha immaginato che poteva competere con la destra del libero mercato nel finanziare campagne e candidati attraverso i truffatori – e non attraverso la lotta di classe. Ma era un gioco che non avrebbero mai potuto padroneggiare.
La Destra, invece, ha mobilitato i propri alleati all’interno della polizia, delle istituzioni giudiziarie e pubbliche, per perseguire e squalificare il Centro-Sinistra, colpevole di aver commesso gli stessi crimini che la Destra aveva eluso.
Il Centro-Sinistra non ha mobilitato gli operai e gli impiegati per stabilire controlli anche minimi sopra l’élite e assumere un certo potere gestionale. Pensavano di poter competere con la Destra alle sue condizioni, attraverso gli affari sporchi e gli imbrogli.
Il Centro-Sinistra si è basato sul finanziamento della sua amministrazione e delle sue politiche con il boom delle merci, in contropartita della domanda di risorse naturali – trascurando la fondamentale instabilità e volatilità del mercato delle merci globale. Mentre la Destra ha condannato apertamente la ‘debolezza del Centro-Sinistra’ – in privato, ha perseguito politiche ancora più dipendenti dagli speculatori stranieri e dalle élites ristrette.
In Argentina, mentre l’economia declinava, la leadership della destra, guidata da Mauricio Marci, ha lanciato una campagna presidenziale di successo che ha coinvolto i mass media, le banche, gli elettori della classe media e le élites agro-minerarie. Subito dopo la presa del potere, il regime di Macri ha tagliato i servizi sociali per i lavoratori e la classe medio-bassa, facendo regredire le loro condizioni di vita e licenziando migliaia di dipendenti statali. Obama ha visto Macri come il tipico riscattatore della sua eredità e ha visto l’Argentina come il nuovo centro di potere degli Stati Uniti in America Latina – con piani per ancora altri cambiamenti di regime in Brasile, Venezuela e in tutta la regione.
In Brasile, il Partito dei Lavoratori (PT) di Centro-Sinistra ha affrontato un attacco massiccio alla sua base di potere da parte dei partiti dell’estrema destra. Scandali di corruzione hanno scosso l’intero spettro della classe politica, ma il PT è stato più pesantemente implicato nella massiccia frode della grande compagnia petrolifera nazionale del Brasile, la Petrobras. I problemi del regime del PT si sono intensificati da quando il paese è entrato in recessione, con il calo della domanda per le sue esportazioni agro-miniere. I deficit fiscali crescenti hanno aggravati i problemi del regime. La Destra dura brasiliana ha mobilitato tutto il suo apparato di potere d’élite – i tribunali, i giudici, la polizia e i servizi segreti – nel tentativo di rovesciare il governo del PT e di imporre un regime neo-liberista autoritario che prendesse il controllo di tutte le attività finanziarie, commerciali e produttive.
Il Centro-Sinistra non era mai stato molto di sinistra, se pure lo era stato. Sotto i Presidenti Lula e Rousseff (2003-2016), le potenti élites minerarie e agricole hanno fiorito; le imprese finanziarie, di investimento e multinazionali hanno prosperato. Il Centro-Sinistra ha fatto alcune concessioni paternalistiche alle classi di reddito più basso, e ha aumentato i salari per i lavoratori non qualificati e agricoli. Ma il PT ha relegato il lavoro sullo sfondo, mentre ha firmato accordi commerciali e ha concesso agevolazioni fiscali al capitale. Non è riuscito a coinvolgere i lavoratori brasiliani nella lotta di classe.
La Destra non è mai stata impegnata in una lotta contro un vero e proprio governo di sinistra che facesse pressione sul mondo del business per cambiamenti strutturali. Nonostante tutto, essa ha cercato di eliminare anche le riforme più superficiali. Non si accontenta di niente meno che il controllo totale, il che significa: la privatizzazione della maggiore compagnia petrolifera nazionale, la riduzione dei salari, delle pensioni e dei sussidi per il trasporto e una svendita dei programmi sociali. Il colpo di stato della Destra brasiliana – un impeachment falso organizzato da truffatori accusati – è stato progettato per ri-concentrare notevolmente la ricchezza, e ristabilire il potere del business, mentre si sprofondano milioni nella povertà e reprimono i principali movimenti organizzati di massa. In Brasile, i media controllati dalle élites agiscono come giudici, giuria e carcerieri – contro un regime di centro-sinistra, che non aveva mai preso il controllo delle principali istituzioni del potere d’élite.
Obama e l’asse della sua eredità
I destrorsi politici si uniscono alla polizia per controllare le folle e conquistare il potere e ristabilire profondi legami tra Brasile, Washington e l’Argentina. Poi si lanceranno alla riconquista neo-liberista di tutta l’America Latina. Contro questa nuova ondata, si deve capire che l’eredità latino-americana di Obama è troppo recente, troppo frettolosa e troppo sconnessa – la nuova Destra presenta le stesse caratteristiche o anche peggiori della sinistra recentemente scomparsa.
Macri in Argentina prende in prestito $ 15 miliardi all’8% di interesse, quando l’economia sta crollando, l’occupazione è al collasso, le esportazioni e la domanda in tutto il mondo sono in declino. Allo stesso tempo, il gabinetto del Presidente Mauricio Macri è colpito da grandi scandali finanziari ‘à la Panama Papers’. L’intero blocco partiti politici-sindacati-classe operaia e salariata è profondamente disincantato con la regola di minoranza di Macri.
L’Argentina potrebbe non rivelarsi la duratura eredità latina di Obama: mentre Macri può aprire la porta a una breve presa del potere da parte di Washington, i risultati saranno catastrofici e il futuro, data la storia recente dell’Argentina di rivolte popolari di strada, è incerto.
Allo stesso modo, in Brasile, l’impeachment/colpo di stato si tradurrà in nuove e più numerose indagini con processi di politici post-impeachment e una profonda crisi economica. Il vicepresidente del Brasile, che si è rivolto contro la Rouseff, deve ora affrontare accuse di corruzione, così come i suoi sostenitori. Il confronto prolungato preclude qualsiasi continuità di fondo. La politica del regime di destra di affossare i salari, le pensioni e i ‘panieri’ di povertà porterà a scontri su larga scala con la popolazione polarizzata. L’’eredità’ di Obama sarà un breve episodio – che celebrerà la cacciata del Presidente del Partito dei Lavoratori, seguita da un lungo periodo di instabilità e disordine.
I regimi di destra in Venezuela, Colombia e Perù faranno parte dell’’eredità’ di Obama, ma con quale prospettiva duratura?
Il Congresso di destra venezuelano- soprannominato MUD – cerca di rovesciare il presidente eletto. Esige il rilascio dal carcere di diversi assassini di destra, la privatizzazione del settore petrolifero e un taglio profondo dei programmi sociali (sanità e istruzione). Essi vorrebbero ridurre i salari dei dipendenti ed eliminare i sussidi alimentari. La MUD non ha un piano competente o la capacità di far crescere l’economia del petrolio e superare le croniche carenze di cibo. La MUD vorrebbe semplicemente sostituire l’’economia assistita della sinistra con massicci aumenti del prezzo dei generi di prima necessità – riducendo il consumo interno a una frazione del suo livello attuale. In altre parole, l’offensiva della destra può sconfiggere la sinistra chavista, ma non stabilizzerà il Venezuela né svilupperà una valida alternativa neo-liberista. Ogni nuovo regime di destra si deteriorerà rapidamente e il problema cronico della violenza criminale supererà i livelli attuali. L’alleanza tra Washington e l’estrema destra del Venezuela difficilmente sosterrà la pretesa di Obama a un’eredità storica. Più probabilmente, costituirà un altro esempio di stato di destra fallito, incapace di sostituire un regime indebolito di sinistra.
Circostanze simili si possono trovare tra gli altri regimi di destra ‘emergenti’.
In Colombia, l’attuale Presidente di destra Santos parla con i guerriglieri delle FARC, ma ospita anche gli squadroni paramilitari della morte. I suoi discorsi di accordi di pace e di riforma sociale sono legati alla destra genocida, guidata dall’ex-Presidente Uribe. Nel frattempo, l’economia ristagna, con i prezzi del petrolio e dei metalli al collasso sul mercato mondiale. Gli standards di vita colombiani si sono abbassati e la promessa di una rinascita della destra si fa sempre più vaga. L’alleanza Stati Uniti-Colombia potrebbe minare le FARC, ma la destra non offre alcuna prospettiva per modernizzare l’economia e stabilizzare la società.
Allo stesso modo, in Perù, la destra vince voti e abbraccia il libero mercato, ma la crescita diminuisce, gli investimenti e i profitti prosciugano e il disincanto di massa cresce tra i poveri, che prospettano conflitti di strada.
L’’eredità’ di Obama in America Latina ha conseguito una serie di vittorie brutali, che non hanno la capacità di re-imporre uno stabile ‘nuovo ordine’, basato sui liberi mercati e su libere elezioni. La prima ondata di investimenti favorevoli e di concessioni lucrative non riuscirà a rilanciare e ricalibrare una nuova dinamica di crescita.
Più minacciosamente, Obama ha contatto sugli assassinii di massa per sostituire un presidente della sinistra nazionalista eletto in Honduras e ha imposto un regime di terrore contro la popolazione povera e indigena. Nel frattempo, illeciti sussidi sottobanco ricompensano gli speculatori in Argentina.
L’eredità di Obama in America Latina riflette un intero spettro, dagli illeciti colpi di stato di destra per cacciare i governi eletti in Brasile e Venezuela, ai presidenti autoritari eletti in Perù e Colombia con i loro legami storici con gli squadroni della morte e i conti all’estero di svariati milioni di dollari.
L’’eredità latino-americana’ contemporanea di Obama puzza di grossolana manipolazione elettorale, che prepara il terreno a sanguinose guerre di classe.
L’eredità di Obama in Ucraina, Yemen e Siria
Il regime di Obama pensava di poter gestire i conflitti diffusi, le rivolte e le guerre per far avanzare la sua supremazia globale.
A tal fine, Obama ha speso miliardi di dollari in armi e propaganda, per armare le truppe paramilitari neo-naziste allo scopo di prendere il potere in Ucraina. Una grottesca, brutale banda di oligarchi (e disonorati latitanti stranieri – come il leader georgiano spodestato, Mikhail Saakashvili) ha servito Washington nel regime fantoccio di Kiev. Critici, giornalisti, giuristi e cittadini vengono assassinati. L’economia è crollata; i prezzi salgono alle stelle; il reddito è diminuito della metà; la disoccupazione è triplicata e milioni hanno cercato rifugio all’estero. Le guerre hanno infuriato tra gli eserciti etnici di cittadini russi nel Donbas e il regime fantoccio di Kiev. Il popolo di Crimea ha votato per ricongiungersi alla Russia. Nel frattempo, le sanzioni economiche contro il commercio con la Russia hanno esacerbato le carenze per il popolo ucraino.
Sotto la guida di Obama, l’Ucraina è diventata un caso … disperato a livello mondiale: tanto basti per la sua eredità europea. Egli può a ragione rivendicare il merito per l’imposizione di un regime completamente retrogrado di klepto-capitalismo senza nessun aspetto positivo.
Obama ha abbracciato la guerra dell’Arabia Saudita contro lo Yemen – distruggendo la vita e le città della nazione più povera del Medio Oriente. L’’eredità’ di Obama in Yemen significa la cancellazione sistematica di un popolo sovrano: Obama esegue i suoi trucchi per i miliardari despoti sauditi, mentre devasta gli innocenti. Sia agli Israeliani in Palestina o ai Sauditi nello Yemen, Obama rende omaggio ai criminali responsabili di milioni di vite spezzate.
Che dire dell’eredità di Obama in Siria e in Libia? Quanti milioni di Africani e Arabi sono stati uccisi o fuggiti su barche derelitte in miseria. Solo la più putrida banda di corrotti esperti mediatici nei media statunitensi può pretendere che questo Presidente gangster dovrebbe eludere un tribunale per crimini di guerra.
Conclusione
Il regime di Obama ha perseguito guerre di distruzione incessante. Ha stretto partnerships con i terroristi e gli squadroni della morte, cercando vittorie imperiali a breve termine, che terminano in tristi fallimenti.
L’eredità imperiale di questo presidente ‘storico’ è un miraggio di rapina, miseria e distruzione. L’effetto delle sue menzogne politiche è appena cominciato a essere registrato qui tra il pubblico americano: chi si fida del Congresso degli Stati Uniti e del Presidente? E in Europa, chi si fida dei partners europei di Obama, i quali insistentemente premevano per le guerre in Medio Oriente e in Nord-Africa e ora provano paura e disgusto per i milioni di loro vittime – profughi in fuga verso le città d’Europa, con i cadaveri annegati delle comunità sradicate a rovinare la loro spiagge?
Obama ha premuto per le guerre e gli Europei ricevono le vittime – con paura e raccapriccio.
Le vittorie di Obama sono temporanee, rovinate e invertite.
Obama ha bombardato l’Afghanistan ieri e oggi ne fugge la rinnovata resistenza.
Gli alleati di Obama stanno di nuovo saccheggiando l’America Latina, ma devono affrontare la loro cacciata imminente a opera delle rivolte popolari.
Obama ha terrorizzato e frammentato la Siria ieri, ma ha perso le elezioni il giorno dopo.
Obama minaccia l’economia cinese, mentre acquista con entusiasmo i prodotti della Cina.
L’eredità di Obama è iniziata come un’offensiva militare ed economica fallita, accompagnata da una profonda crisi sociale. Durante il suo ultimo anno in carica, Obama cerca di stringere alleanze con la feccia della destra dura, per salvare la sua eredità. Il suo breve anticipo in questo sordido mondo di neo-liberisti, neo-nazisti e despoti sauditi è un preludio a più ritirate e al caos.
La celebrazione pubblica di Obama della svolta a destra in Asia, America Latina, Europa e Medio Oriente applaude l’allineamento più retrogrado di forze dei tempi moderni: Sauditi e Israeliani; generali egiziani e jihadisti libici; neo-ottomani turchi con oligarchi-gangster ucraini. I cambi di regime in Argentina e in Brasile incoraggiano Obama a rivendicare la sua eredità imperiale.
Il suo ‘momento’ di verità imperiale è breve, troppo breve. Ovunque, si assiste alla rapida ascesa di successo imperiale, seguita da una serie di sconfitte.
In tutta l’America Latina, profittatori capitalisti si immergono in selvagge avventure finanziarie, fatte di furto e di caos. In Medio Oriente, gli Stati Uniti svettano sui fatiscenti palazzi di un regime saudita moribondo. I progressi imperiali tanto proclamati sono basati sul grande saccheggio ovunque, dall’Egitto e dalla Turchia all’ Ucraina.
In parole povere: la formula degli Stati Uniti per un lascito di successo sta fallendo nel momento preciso che pretende il successo! Obama e la Destra hanno creato un mondo di caos e di disintegrazione. Obama e le sue legioni, gli Stati Uniti e l’Europa non hanno futuro in pace o in guerra, con elezioni o sconfitte.
Non vi è alcuna eredità imperiale per lo ‘storico’ Presidente Obama!
[Traduzione dall’inglese per ALBAinformazione di Marco Nieli]
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